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A Pescara il 25 gennaio il convegno sulla tutela del Fratino, il piccolo trampoliere che nidifica sulle nostre spiagge.

Una rara e amata specie di uccello, che siamo ormai abituati a osservare e riconoscere lungo le nostre spiagge, sta lentamente scomparendo. Si tratta del Fratino (Charadrius alexandrinus, in abruzzesse “curri curri”), amato da tutti, in particolare turisti e sopratutto bambini.

 

«In Abruzzo, come purtroppo nel resto d’Europa, non riusciamo ancora a salvaguardarlo nel migliore dei modi. La regione che è stata capace di mettere in salvo orsi, camosci e aquile, rischia di fallire sulla tutela di un piccolo uccello migratore che ha solo la sfortuna di fare il nido lungo le stesse spiagge che tutti noi amiamo, frequentiamo e utilizziamo ogni anno con l’arrivo della bella stagione.  La convivenza è possibile …  e non è affatto difficile!».

 

Ne sono convinti Leone Cantarini, presidente del consorzio di gestione dell’Area marina protetta Torre del Cerrano, e Dante Caserta, vice presidente del Wwf Italia, che danno appuntamento al convegno “Una protezione europea per la costa”, in programma a Pescara venerdì 25 gennaio alle ore 15.30 nella sala “Figlia di Iorio” del palazzo della Provincia (in piazza Italia), che riunirà esperti, volontari e operatori.

piccolo di fratino pullo artruvarte

Nel corso dell’incontro saranno presentati il Report SalvaFratino Abruzzo 2018 e i programmi per la salvaguardia della specie.

 

Sono stati 29 i nidi di Fratino censiti nel 2018 in Abruzzo. Tra essi, 16 nidi (il 55 per cento) sono andati a buon fine con l’involo dei pulli (i piccoli), mentre in 13 casi l’esito è stato negativo. È il dato di sintesi più importante del Report 2018 presentato l’11 gennaio nella sede della Direzione marittima di Pescara dal comandante Donato De Carolis, dal vertice dell’Area marina protetta “Torre del Cerrano” – il presidente Leone Cantarini e il direttore Fabio Vallarola – e dal delegato regionale Wwf Luciano Di Tizio. A presentare il Report l’ornitologo Stefano De Ritis, coordinatore scientifico dell’azione.

 

Da diversi anni, col Progetto SalvaFratino e l’aiuto di una rete di volontari, Area Torre del Cerrano e Wwf Abruzzo attuano azioni di tutela e monitoraggio dei nidi di Fratino lungo la costa abruzzese. Ma nel 2018 è stato possibile raccogliere dati in maniera ancor più organizza grazie al rapporto di collaborazione siglato tra Amp e Wwf, oltre all’azione dei volontari.

I risultati del 2018, base per gli studi futuri, sono stati utilizzati per valutare l’andamento delle nidificazioni in Abruzzo. Interessati 8 Comuni sui 19 presenti sulla costa abruzzese: il numero complessivo dei nidi appare in diminuzione (solo 29 contro una media di 44 negli ultimi anni), in linea con quanto accade a livello mondiale per la specie, ovunque in forte declino. Quest’anno per la prima volta non ci sono stati eventi riproduttivi a Vasto e a San Salvo, spiega il rapporto.

 

In Abruzzo – sottolinea il Report SalvaFratino – le aree dove fino a pochi anni fa il piccolo trampoliere nidificava e si riproduceva, oggi sono quasi prive di presenze. Tra le cause l’occupazione ormai totale del litorale, la diffusione della pulizia meccanica delle spiagge (che produce un’aratura e un livellamento innaturali con conseguente distruzione dei nidi), la presenza di cani senza guinzaglio e in alcuni casi di colonie feline o singoli gatti randagi che predano le uova e i piccoli appena nati. A questo si aggiunge la predazione naturale, da parte di cornacchie, in aumento in determinate aree.

 

 

Il Fratino troverà d’ora in poi un nuovo alleato anche nella Guardia costiera, con un aumento nel 2019 della sua azione di controllo.

 

Tuttavia non mancano resistenze – hanno spiegato i rappresenati dell’Amp Torre del Cerrano e del Wwf – in gran parte legate all’errata percezione che il Fratino rappresenti un ostacolo per le attività umane sulla spiaggia. Al contrario, adottando semplici accorgimenti nel breve periodo della cova, il piccolo trampoliere rappresenta un indicatore della qualità ecologica di un territorio nonché una risorsa importante per comunicare un’immagine positiva del litorale in cui sceglie di nidificare.

 

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