Screening Sars-Cov2, i risultati e il commento del sindaco Gianguido D’Alberto.

Ieri, domenica 20 dicembre, si è conclusa la campagna di screening Sars-Cov2 del Comune di Teramo, che era iniziata venerdì 17 dicembre.
Nei quattro giorni, sono stati eseguiti quasi 16mila test antigenici rapidi, da cui sono emersi 26 positivi. La popolazione interessata era potenzialmente di circa 42mila cittadini, tenendo conto di tutte le persone escluse da questo particolare screening: ha quindi partecipato il 37% delle persone invitate ad aderire, ovvero il 30% circa della popolazione complessiva.
Il Comune di Teramo è stato impegnato sia in fase preparatoria che nello svolgimento dello screening, operando in sintonia con la Asl, la Protezione Civile e le associazioni di volontariato. Sono stati allestiti più di 20 presidi, inclusi quelli all’interno dei plessi scolastici, con la presenza di medici, personale sanitario, volontari. Un’operazione imponente, forse la più impegnativa mai effettuata in città, sia sotto il profilo sanitario che di protezione civile, organizzata in piena emergenza, in pochissimo tempo e nel periodo più difficile della storia recente della città.
Il sindaco Gianguido D’alberto ringrazia tutti i cittadini teramani che hanno aderito all’iniziativa. Il suo ringraziamento si estende a tutti coloro che hanno consentito di realizzarla: medici, infermieri, personale sanitario, e con loro le figure professionali che volontariamente si sono messe a disposizione. D’Alberto ringrazia la Asl, i volontari della Protezione Civile, le associazioni di volontariato e dipendenti e consiglieri comunali che hanno consentito alla macchina organizzativa di funzionare al meglio. Un ringraziamento speciale il sindaco lo indirizza a Berardo De Carolis, coordinatore di tutte le attività.
La dichiarazione del sindaco: «Una squadra coesa che ha lavorato senza sosta, accogliendo ansie, paure, preoccupazioni di tutti noi, ma soprattutto, i timori così come i sorrisi dei nostri piccoli che hanno partecipato, non pochi, alla coraggiosa prova del test. Eccezionale il coinvolgimento della comunità scolastica, cui abbiamo voluto riservare una corsia dedicata, e questo ci conforta al di sopra di ogni altra considerazione. Certo, si poteva e doveva fare di più, ma è stata comunque una bellissima lezione di responsabilità collettiva. La nostra città ha fatto registrare la percentuale più alta di tutta la provincia e, con noi, la stessa Asl e la Protezione Civile sono soddisfatte della risposta. Siamo stati chiamati, come comunità e singolarmente, a dire “sì”, come accade in alcuni speciali momenti della vita. Siamo stati chiamati a dare una risposta da far prevalere su qualsiasi altra convinzione. Siamo stati chiamati a contagiare il nostro “sì”, in questo caso un contagio benefico, per la tutela della salute di tutti, grandi e piccoli e per non lasciare nessuno solo. Anche in ragione di ciò, stiamo ponendo le basi per ripetere i test rapidi nelle scuole e per alcune particolari categorie, già nel prossimo mese di gennaio».
(a.fu:9