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A Pescara il Concorso di cinema documentario #Docudì propone venerdì 15 marzo il primo dei tre appuntamenti coi documentari d’arte.

All’interno di #DocudìConcorso di cinema documentario (Pescara 2 febbraio – 11 maggio 2019) venerdì 15 marzo è in programma il primo dei tre appuntamenti per presentare cinque documentari d’arte.

DOCUDId’arte. I documentari, fuori concorso, raccontano le opere di artisti internazionali: Gianni Novak, Matthias Brandes, Lawrence Carroll.

La rassegna è curata da Anthony Molino.

Le proiezioni si terranno al museo Colonna (in via Gramsci), con inizio alle ore 17,15.

Venerdì 15 marzo
“Tre giorni con Matthias Brandes” di Marco Agostinelli

“Una scultura di Beverly Pepper” di Marco Agostinelli

Venerdì 26 aprile
“Gianni Novak, bellezza un concetto indefinibile” di Lucilla Salimei
“Carlo Montesi pittore” di Lucilla Salimei

Venerdì 10 maggio
“Lawrence Carroll” di Simona Ostinelli

 

#Docudì2019 è organizzato da Acma (Associazione cinematografica multimediale abruzzese) e dall’assessorato alla Cultura di Pescara.

Oltre ai tre appuntamenti d’arte vengono presentati sei film documentari, in anteprima regionale, che concorrono all’assegnazione del Premio #Docudì2019.

Una giuria popolare, formata dal pubblico in sala, voterà al termine di ciascuna proiezione. Il vincitore sarà proclamato nell’appuntamento finale dell’11 maggio.

Tutti i film in concorso sono stati prodotti nel 2018 e tutte le proiezioni sono accompagnate dai registi e, a volte, anche da autori, sceneggiatori, interpreti.

L’intera manifestazione è a ingresso libero.

Venerdì 15 marzo Docudì d’Arte

“Tre giorni con Matthias Brandes” di Marco Agostinelli (19′ 11”)
“Una scultura di Beverly Pepper” di Marco Agostinelli (814′ 25”)

 

Marco Agostinelli è nato a Panicale (Perugia) nel 1961, vive e lavora a Venezia dal 2007.

Ha realizzato oltre 120 documentari e videoarte. Il suo impegno di realizzatore è stato quasi sempre rivolto all’ambito dell’arte moderna e contemporanea, ma alcuni suoi film si sono occupati anche di archeologia e di musei di arte antica, quali i Musei Capitolini e altri ancora.

I suoi lavori sono stati presentati in musei e festival del cinema internazionali: Centro Pompidou di Parigi, National Gallery di Washington, New York University, Museo della Permanente e Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Museo Archeologico di Napoli, Musei Capitolini di Roma, Musei Civici di Venezia, Festival del Cinema di Locarno, Viper film Festival di Basilea, Biennale di Venezia.

Nel 2000 è stato insignito del Premio alla carriera nell’ambito del 18° Festival del Cinema di Montreal.

Èaccademico di merito dell’Accademia Pietro Vannucci di Perugia.

Marco Agostinelli è considerato tra i maggiori esponenti del documentario sull’arte e il suo linguaggio narrativo è tra i più significativi e innovativi degli anni Duemila. Spesso il suo approccio alla storia da raccontare è intimo e romantico, e stringe un rapporto con la storia e il personaggio da raccontare. Lavora quasi sempre da solo, da vero videomaker ante litteram. Sono suoi anche i montaggi dei film e, a volte, le musiche.

Negli ultimi anni si è occupato inoltre di documentari a carattere sociale, legati al mondo dell’immigrazione, dell’alto artigianato e della disabilità.

 

Matthias Brandes è nato a Bochum, in Germania. Ha studiato nell’Accademia e Università di Amburgo e si è specializzata in Storia dell’arte. Dalla fine degli anni Sessanta, dopo aver ottenuto l’abilitazione all’insegnamento, si è dedicata quasi esclusivamente alla pittura. Dal 1993 vive a Meolo, cittadina nei pressi di Venezia. Brandes, oltre ad aver esposto in varie e prestigiose gallerie, ha al suo attivo numerose partecipazioni a fiere nazionali e internazionali. Nel 2012, in occasione dei Giochi Olimpici, la Ofa (Olympic Fine Arts) di Pechino ha acquistato una sua opera esponendola nella Creative Cities Collection Fine Arts Exhibition a Londra.

Beverly Pepper è conosciuta per le sue opere monumentali e architettoniche, per alcuni interventi di Land-Art e di Connective-Art. Il suo percorso artistico si è snodato tra due culture e due continenti: gli Stati Uniti, dov’è nata, e l’Europa, in particolare l’Italia, sua residenza di elezione. Attualmente vive e lavora tra Todi e New York. Dopo aver studiato design pubblicitario, fotografia e design industriale ha intrapreso la professione di art director commerciale. Si è trasferita a Parigi nel 1949 per studiare pittura con Fernand Léger e André Lhote all’Académie de la Grande Chaumière; ha frequentato  atelier di artisti come Zadkine e Brâncuși. Si è trasferita a Roma nel 1951 grazie a una borsa di studio per la pittura ottenuta dal ministero italiano degli Affari esteri.

Info:

0854210031

info@webacma.it

www.webacma.it

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