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“RiFood” è il contest di ricette antispreco organizzato dall’Università di Teramo. C’è tempo fino al 25 febbraio.

In occasione della giornata di prevenzione dello spreco alimentare, che si tiene ogni anno il 5 febbraio, l’Università di Teramo lancia il contest RiFood per la migliore ricetta antispreco.

 

Le migliori ricette saranno poi preparate in una speciale cena a lume di candela che si terrà nella mensa dell’ateneo il 1° marzo, in occasione della manifestazione nazionale per il risparmio energetico “M’illumino di meno”, e saranno pubblicate in un e-book che verrà diffuso dall’ateneo teramano. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Adsu (Azienda per il diritto allo studio) di Teramo.

Requisiti della perfetta ricetta antispreco: utilizzare cibo avanzato (pane secco, pasta, riso ecc.), riusare parti di alimento che solitamente vengono scartate (per esempio la buccia delle verdure), seguire la stagionalità degli alimenti e, naturalmente, essere buona e sana.

 

Il contest, che scade il 25 febbraio 2019, è aperto a tutti, ma una delle ricette sarà selezionata fra quelle inviate da studenti, docenti, e personale amministrativo dell’Università di Teramo.

 

Per partecipare è necessario compilare il form all’indirizzo https://www.unite.it/UniTE/rifood scrivendo la ricetta e il tipo di cibo “riusato”.

 

Il 26 febbraio un’apposita commissione di esperti dell’Università di Teramo selezionerà le migliori ricette, che verranno poi preparate nella cena del 1° marzo a mensa. Le ricette avranno il nome dei vincitori del contest.

 

La giornata di prevenzione dello spreco alimentare è stata organizzata in Italia per la prima volta il 5 febbraio 2014, istituita dal ministero dell’Ambiente in collaborazione con la campagna Spreco Zero e l’Università di Bologna.

 

«Il contest è l’occasione per sensibilizzare l’intera comunità dell’Università di Teramo alla prevenzione dello spreco alimentare» afferma il rettore Dino Mastrocola «Secondo l’Osservatorio sugli sprechi alimentari domestici, ogni famiglia italiana spreca ogni mese in media 2,4 chili di alimenti pari a 28 euro per un totale di 8 miliardi di euro all’anno sull’intera nazione».

Se consideriamo che un terzo del cibo che produciamo viene sprecato» prosegue Mastrocola «dobbiamo ammettere che siamo in presenza di un autentico paradosso, perché con tale cibo potremmo nutrire ben quattro volte i 795 milioni di abitanti sulla terra che soffrono la fame. Dobbiamo puntare quindi a un reale cambiamento di rotta che passi anche attraverso la formazione, la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico. L’Università di Teramo è impegnata da tempo in questa direzione sul fronte scientifico, ma con iniziative come RiFood vogliamo raggiungere e sensibilizzare anche una platea più vasta di cittadini».

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