Presentazione a Teramo del romanzo “Farfariel. Il libro di Micù” dell’autore abruzzese Pietro Albì, al secolo Pietro Albino Di Pasquale. Appuntamento giovedì 3 gennaio, ore 17, nella biblioteca regionale Melchiorre Delfico.

Sarà presentato giovedì 3 gennaio a Teramo, nella corte interna della biblioteca regionale Melchiorre Delfico alle ore 17, il libro “Farfariel. Il libro di Micù” dello scrittore e sceneggiatore abruzzese Pietro Albì, pseudonimo di Pietro Albino Di Pasquale. Pubblicato dalla casa editrice uovonero, “Farfariel” è un romanzo di formazione dai toni grotteschi e surreali, in equilibrio tra realismo e magia.
Protagonista è Micù, un bambino di 10 anni di famiglia contadina rimasto zoppo per la poliomielite. La vicenda è collocata in Abruzzo, a Canzano, nel 1938, poco prima che in Italia vengano promulgate le leggi razziali. Ogni mattina Micù si sveglia affannato e in preda a incubi stravaganti. Diverso dagli altri bambini, cerca di crescere e trovare il suo posto in un ambiente ostile, che fatica a comprendere la sua condizione: tutti i giorni, oltre ai dolori e alla salute cagionevole, deve affrontare le prese in giro dei compagni, le sciocche superstizioni dei paesani, la diffidenza del padre verso il suo desiderio di continuare a studiare.
Micù però non si perde d’animo e cerca di aiutare l’amato Tatà, il nonno taciturno dallo sfuggente passato di emigrante in “Lamerica”, nella sua misteriosa ricerca, tra pale, scavi e ricordi sepolti. Ma l’arrivo del diavolo dispettoso Farfariel, presenza che mischierà tutte le carte in gioco, costringerà Micù a affrontare i suoi limiti e paure. Micù zoppica in un mondo sospeso tra magia e realtà, miseria e aspirazioni. Nel paesaggio contadino di un’Italia arcaica e dialettale fanno capolino le irresistibili caricature degli abitanti di Canzano, dando vita a una narrazione corale e vivace. Una storia al contempo fantastica e umana, abilmente tessuta dalla scrittura dell’autore.

Alla presentazione del libro il 3 gennaio alla biblioteca Delfico interverranno, tra gli altri, Maria Cristina Marroni, vice sindaca di Teramo con delega all’Istruzione, Renata De Rugeriis Juarez, linguista dell’università di Urbino, esperta di minoranze linguistiche, l’attore Piergiuseppe Di Tanno e il cantautore Nanco.
Prima di Teramo, “Farfariel” è stato presentato dall’autore e dall’editore Sante Bandirali a Roma a “Più Libri più liberi – Fiera nazionale della piccola e media editoria” il 9 dicembre con letture dell’attore Marco D’Amore e le musiche di Davide Grotta.
Al libro di Pietro Albì, sostenuto dall’agenzia di sviluppo locale Itaca, è abbinato il concorso di video-recensioni rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo grado. Scopo del concorso è avvicinare gli alunni alle tematiche sensibili affrontate nel romanzo – bullismo, diritto allo studio, emigrazione, xenofobia – oltre che alla lettura e al pensiero critico, facendo conoscere una parte di storia poco narrata, quella legata al clima politico e culturale del nostro Paese alla vigilia delle leggi razziali e della Seconda Guerra mondiale.
Pietro Albì è nato a Canzano, in provincia di Teramo, nel 1979. Ha studiato nella libera scuola di cinema all’Azzurro Scipioni del regista ed esercente militante Silvano Agosti a Roma. Scrive testi teatrali, cinematografici e televisivi e lavora alle sceneggiature di cortometraggi, documentari e lungometraggi. Attualmente scrive sceneggiature per il regista Emanuele Palamara e romanzi “per conto di Farfariel”.
