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Dall’auditorium del conservatorio Gaetano Braga di Teramo sabato 19 dicembre, dalle ore 17.30, il concerto in diretta on line del Quartetto Adorno, per la Società Primo Riccitelli.

Lontano il ritorno alla normalità per il perdurare dell’emergenza sanitaria, ancora più incerta la riapertura per i cinema e per gli spettacoli dal vivo, anche la Società della musica e del teatro Primo Riccitelli di Teramo e il suo direttore artistico Nazzareno Carusi hanno deciso di percorrere la strada dei concerti in streaming.

 

Il primo degli eventi in diretta on line è in programma sabato 19 dicembre, con inizio alle ore 17.30, dall’auditorium del conservatorio Gaetano Braga di  Teramo, concesso per l’occasione dal direttore Tatiana Vratonjic.

Protagonista del concerto il Quartetto Adorno, prestigioso  ensemble di archi che in questa stagione 2020-21, la 43esima per la Società Riccitelli, avrebbe dovuto suonare lo scorso 10 dicembre nella sala polifunzionale della Provincia per il sesto appuntamento di un cartellone fermato subito dopo il magnifico concerto d’apertura di stagione, il 24 ottobre, della straordinaria pianista Beatrice Rana.

 

Il link su cui cliccare per seguire in siretta streaming il concerto del Quartetto Adorno sarà pubblicato dalla Società Riccitelli sabato 19.

 

 

Il programma è un tributo a Ludwig van Beethoven nel 250esimo anniversario della nascita, avenuta a Bonn il 16 dicembre 1770: Quartetto n. 4 in do minore op.18 n.4, Quartetto n. 13 in si bemolle maggiore op.130 (eseguito nella versione originale con Grande Fuga), Alla danza tedesca, quarto dei sei movimenti del Quartetto op.130, composto nel 1826, l’anno prima della morte.

 

Il Quartetto Adorno, conosciuto e premiato a livello internazionale, è stato fondato nel 2015 dai quattro musicisti che ne sono tuttora i componenti: Edoardo Zosi (violino), Liù Pelliciari (violino), Benedetta Bucci (viola), Danilo Squitieri (violoncello).

 

Il nome del quartetto è un omaggio al filosofo Theodor Wiesengrund Adorno che, in un’epoca di declino musicale e sociale, individuò nella musica da camera una chiave di salvezza per perpetuare un vero rapporto umano, secondo i valori del rispetto e dell’anelito alla perfezione.

 

Preziosi gli strumenti in mano ai professori del Quartetto Adorno: Zosi suona un violino Ansaldo Poggi del 1929, Pelliciari il violino Stefano Scarampella del 1917 appartenuto al violinista americano Sergiu LucaS, Bucci la viola Igino Sderci del 1939 appartenuta a Piero Farulli e da lui suonata durante i quarant’anni di carriera e nelle registrazioni con il Quartetto Italiano (e la Riccitelli per questo ringrazia Antonello Farulli), Squitieri suona il violoncello Francesco Guadagnini del 1919.ì generosamente concesso da Ilie Ionescu.

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