Due studenti del liceo classico europeo “Melchiorre Delfico” di Teramo vincono a Mantova il contest nazionale sulla salute delle foreste. Per loro un viaggio studio a maggio in Amazzonia e l’intervento a Expo 2020 a Dubai.

Un importante riconoscimento è arrivato nei giorni scorsi a Andrea Martelli e Claudia Sofia Pesce, studenti del liceo classico europeo “Melchiorre Delfico” di Teramo, nell’ambito del Progetto nazionale Scuola Digitale 4.0 “Forest Hack, il primo hackathon nazionale sul tema delle foreste” svoltosi a Mantova il 28, 29 e 30 novembre, in concomitanza con il Primo Forum mondiale sulle foreste urbane, promosso dal ministero dell’Istruzione, Università, Ricerca (Miur).
Gli studenti dovevano individuare soluzioni innovative utilizzando le loro competenze digitali sulla base dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 UN, la cui meta è ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la deforestazione, arrestare e fare retrocedere il degrado del terreno e frenare la perdita di biodiversità.
Una vera e propria maratona di co-progettazione, in cui gli studenti, con l’aiuto di mentor ed esperti, si sono confrontati attraverso strumenti e metodologie didattiche innovative, con l’obiettivo principale di rafforzare la consapevolezza dei più giovani sul ruolo delle foreste per la salvaguardia del nostro pianeta. L’hackathon è stata un’occasione unica per affrontare in chiave innovativa i problemi e le opportunità legate al futuro del patrimonio forestale italiano.

Al contest nazionale hanno partecipato 20 delegazioni, selezionate tra le scuole secondarie di secondo grado per un totale di circa 500 ragazzi. L’Iis Dèlfico-Montauti di Teramo, unica scuola abruzzese selezionata, guidata dalla dirigente scolastica Loredana Di Giampaolo, ha individuato quattro studenti del IV anno, accompagnati dalla professoressa Anna Di Ottavio: Andrea Martelli e Claudia Sofia Pesce del liceo classico europeo, Giulia Artoni del liceo classico tradizionale, Francesco Cheng Chi Chang del liceo classico Cambridge. Proposta la candidatura al progetto nazionale Forest Hack di Futura Italia con la presentazione dell’Abetina di Cortino, di cui si sono descritte le caratteristiche, le necessità e potenzialità di intervento.
L’Abetina di Cortino può essere definita come il rifugio glaciale dell’abete bianco. Come molte altre specie forestali, l’abete bianco, una delle conifere europee più importanti sia da un punto di vista ecologico che economico, durante gli ultimi cicli glaciali si è “rifugiato” più volte nelle penisole mediterranee per poi ri-colonizzare il resto d’Europa. Di conseguenza, tutti gli abeti bianchi presenti oggi nelle foreste europee sono diretti discendenti degli esigui nuclei che sono sopravvissuti in queste aree rifugio. È nota agli esperti l’estrema rilevanza delle popolazioni di abete bianco del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e l’estrema urgenza di azioni concrete per preservarne le peculiarità genetiche.

Tra i progetti vincitori quello di Andrea Martelli che, insieme al suo gruppo di lavoro, ha proposto un sensore di fumo biodegradabile e autosufficiente a forma di foglia da posizionare in natura per la prevenzione di incendi boschivi. «Il nostro sensore di fumo» spiega Martelli «è formato da legno ricoperto da sughero korprok, il quale ha una capacità ignifuga che lo fa bruciare solo quando arriva a un’esposizione di 90 minuti a un calore di 700°C. Il sensore sarà posto sulla chioma degli alberi con colla di caseina, molto resistente alle intemperie, a un’altezza di sei metri dal suolo, con un raggio d’azione di 100 metri quadrati. Grazie ai pannelli solari sarà autosufficiente e sempre attivo. Caratteristica di questo sensore è la forma a foglia, grazie alla quale non inquinerà visivamente il sito forestale».
Claudia Sofia Pesce, selezionata per le sue competenze linguistiche per la presentazione in lingua inglese di tutti i progetti concorrenti, ha invece prospettato e argomentato la costituzione di un’associazione nazionale di agricoltori a favore della salvaguardia delle specie in via di estinzione.
I ragazzi vincitori, che hanno colto appieno le finalità di Futura Italia di connettere e promuovere innovazione, cultura digitale e formazione esperienziale, incoraggiati a essere cittadini consapevoli e partecipativi, sono stati premiati con un viaggio studio in Amazzonia nel maggio del 2019, per approfondire le tematiche trattate a Mantova in vista di un loro intervento nell’Expo 2020 a Dubai.