Lino Guanciale, Pier Giuseppe Di Tanno, Andrea Cosentino: tre attori abruzzesi vincono i prestigiosi premi Ubu per il teatro 2018.

L’avezzanese Lino Guanciale, il chietino Andrea Cosentino e il teramano Pier Giuseppe Di Tanno hanno ricevuto lunedì sera, 7 gennaio, sul palcoscenico del Piccolo di Milano il Premio Ubu 2018 per il teatro. Si tratta del più autorevole e ambito riconoscimento teatrale, assegnato atraverso un referendum dagli addetti ai lavori del settore: artisti, critici, operatori, appassionati. Fondato nel 1977 dal critico teatrale milanese Franco Quadri, morto nel 2011, il riconoscimento individua ogni anno il meglio della scena italiana. Dal 2012 il premio è organizzato da Associazione Ubu per Franco Quadri.
Il 39enne Lino Guanciale, diploma all’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico, grande popolarità arrivata dalle fiction tv, è stato premiato nella categoria “Miglior attore o performer”, per l’interpretazione del protagonista Lulù Massa nello spettacolo “La classe operaia va in paradiso”, diretto da Claudio Longhi e prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, con drammaturgia di Paolo Di Paolo dal celebre film del 1971 di Elio Petri.

Andrea Cosentino, attore, autore, regista, nato a Chieti nel 1967, studi di mimo e clownerie a Parigi alla scuola del grande Lecoq, ha ricevuto il Premio speciale Ubu, dice la motivazione, «per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie – in particolare per il format “Telemomò” -, che attraversa i suoi lavori da anni».
Pier Giuseppe Di Tanno, teramano, diplomato all’Accademia D’Amico dopo la scuola di recitazione Spazio Tre, ha vinto il premio nella categoria “Nuovo attore o performer under 35” per la sua interpretazione solistica in “Sei. E dunque, perché si fa meraviglia di noi?”, drammaturgia e regia di Roberto Latini dal pirandelliano “Sei personaggi in cerca d’autore”, produzione di Fortebraccio Teatro.
