Il Teatro dei Colori porta in scena “Il Segreto” al Teatro dei Marsi di Avezzano, martedì 19 febbraio alle ore 11.
Per la 27esima edizione di “Passi sulla scena – Letteratura, storia, teatro per i giovani” il Teatro dei Colori porta in scena “Il segreto” di Gabriele Ciaccia e Francesco Manetti, ispirato al capolavoro di Ignazio Silone “Il segreto di Luca”. Appuntamento al Teatro dei Marsi di Avezzano martedì 19 febbraio alle ore 11.
Regia e interpretazione di Gabriele Ciaccia. Spazio Roberto Santavicca. Suono e luce Boris Granier. Organizzazione Gabriella Montuori. Lo spettacolo rientra nel progetto “Uomini e tempo” ed è realizzato in collaborazione con il Centro studi internazionale “Ignazio Silone” di Pescina e il Comune di Avezzano.

“Il segreto di Luca” fu scritto nel 1956. All’origine del romanzo, come per quelli che lo precedettero e lo seguirono, l’esperienza personale dello scrittore con molti elementi autobiografici.
È la storia di un caso giudiziario. Andrea Cipriani, antifascista esiliato, torna al suo paese Cisterna dei Marsi dopo la Liberazione. Tutti ritengono che voglia preparare le nuove elezioni e presentarsi candidato, ma i suoi programmi subiscono un brusco mutamento. Incontra Luca Sabatini, un ergastolano graziato dopo quarant’anni, condannato per non aver voluto rivelare dove si trovasse la notte in cui un uomo era stato ucciso per rapina. Luca è finalmente libero perché il vero assassino ha confessato in punto di morte, ma in paese viene accolto ancora con il sospetto che il colpevole sia lui.
Andrea ricorda vagamente l’episodio, perché all’età di 8 anni, mentre frequentava le elementari, scriveva sotto dettatura le lettere della madre analfabeta indirizzate al recluso. Si propone di chiarire il segreto e comincia a indagare tra mille difficoltà. Occorrono pazienza, costanza, un certo fiuto poliziesco, doti che non difettano ad Andrea, il quale arriva a scoprire una storia d’amore davvero strana, allorché si viene a sapere che la notte della rapina Luca s’era incontrato con Ortensia, la donna amata. Ma Ortensia era sposata e quindi la sua onorabilità esigeva che non si facesse neppure cenno all’amore purissimo tra i due.
Il romanzo avvince come un giallo, ma è un giallo di tipo particolare: Andrea Cipriani non va infatti alla ricerca dell’assassino, ormai reo confesso; vuole solo conoscere le ragioni che hanno spinto Luca a comportarsi in quel modo, ad accettare cioè l’ergastolo pur essendo innocente. Perciò il “segreto” non è più soltanto di Luca, ma riguarda tutta una contrada, i modi di pensare e di vivere di una gente che sapeva, ma che ha preferito tacere in nome di un’assurda legge del silenzio e che ora, al cospetto dell’ex ergastolano, prova comprensibile disagio se non proprio rimorso.
Il monologo è una riflessione su una vicenda umana tra le più forti dell’universo siloniano, una storia sull’eroismo del silenzio e della coscienza. Una comunità nasconde il segreto di un uomo, che sceglierà la via dell’ergastolo per rispettare un amore. Andrea Cipriani, politico in ascesa, dimentica tutto per ricucire le memorie e con esse la sua infanzia, alla ricerca di valori che superano il tempo.
Informazioni:
Associazione Teatro dei Colori Onlus, via dei Gerani 45, Avezzano
0863 411900, 3473360029
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