Lucrezia Guidone è interprete e regista de “L’Arminuta”, dal romanzo di Donatella Di Pietrantonio. In scena a Pescara.

foto Fabio Lovino
Torna in Abruzzo giovedì 13 febbraio, ore 21, al teatro Circus di Pescara lo spettacolo “L’arminuta”, prodotto da Teatro Stabile d’Abruzzo e tratto dall’omonimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, premio Campiello 2017, nella riduzione per la scena di Giacomo Vallozza, con la regia di Lucrezia Guidone, che ne è interprete con Beatrice Vecchione.
La pièce va in scena per la sesta edizione della rassegna “La cultura dei legami”, cartellone ideato e diretto da Edoardo Oliva del Teatro Immediato, in collaborazione con il Comune di Pescara, Tsa, Fondazione Pescarabruzzo.

“L’arminuta” è l’attrice pescarese Lucrezia Guidone, una delle interpreti più preparate, intense e sensibili della scena italiana, lanciata da Luca Ronconi, insignita del premio Ubu nel 2012 come migliore attrice under 30 e vincitrice di tanti altri riconoscimenti: Maschere del Teatro Italiano, il Duse, il Flaiano, premio La Repubblica “Giovane talento”.
Lucrezia Guidone è apprezzata attrice di teatro ma anche di cinema e serie tv, come la recentissima serie fantasy prodotta da Fandango e Netflix “La Luna Nera”, rilasciata dalla piattaforma in 190 Paesi dal 31 gennaio.

“L’arminuta” è una storia che parla di vita, di appartenenza, di amori e rabbia in un Abruzzo poco conosciuto, ruvido e vero.
In prima persona la giovane protagonista narra la sua storia seguendo un articolato filo cronologico, con un linguaggio asciutto e intensamente espressivo.
Lei è l’arminuta, la ritornata, colei che da una vita di città, che ha sempre creduto sua, si trova a tornare nel paese d’origine, alla sua famiglia naturale.
Deve così affrontare una vita aspra, in un ambiente povero ed estraneo, se non ostile. Solo la sorella Adriana, di poco più piccola, il fratello grande Vincenzo e il piccolo Giuseppe si distinguono, in modi diversi, in questa famiglia disordinata e confusa, e con loro la tredicenne (della quale non viene mai detto il nome, individuata solo con quel soprannome) riesce a stabilire relazioni. Soprattutto è difficile è il rapporto con la madre, anch’essa senza nome, posta a confronto con l’altra madre, quella adottiva, emblema di affetto, cura e protezione.
Lei non sa i motivi di questo trasferimento che le segna l’esistenza, tutti sanno ma a lei non hanno detto, perciò mentre narra l’arminuta’ cerca risposte perché dell’abbandono.
Lo spettacolo è stato fortemente voluto dall’assessore alla cultura del Comune di Pescara Mariarita Paoni Saccone: «L’allestimento de “L’Arminuta” oltre a costituire il fiore all’occhiello del cartellone della rassegna curata dal direttore artistico del Teatro dell’Immediato Edoardo Oliva, rappresenta uno sforzo di promozione culturale che intende valorizzare le migliori energie creative del territorio, con personalità di primo piano quali la scrittrice Di Pietrantonio e la regista-attrice Guidone che per la prima volta recita nella sua città natale».
Info: 3336530249, 3388726382

foto Fabio Lovino